lunedì 28 luglio 2014

I surrogati dell’amore (di Stefano Cifelli)


Mi capita talvolta di vedere sui social network video o foto che ritraggono animali domestici, che imitano atteggiamenti e comportamenti tipici di una persona: un gatto che succhia un biberon tra le braccia amorevoli del suo “padrone” (termine che personalmente non digerisco), un delizioso cagnolino che gioca col suo “padroncino” dietro lo sguardo amorevole e compiaciuto della mamma, un altro gatto intento ad essere nutrito da una donna che, ogni volta che lascia un boccone pronuncia la parola “mamma” e l’animale risponde con un miagolio impostato sullo stesso tono, che sembra quasi ripetere la parola “mamma”…..gli esempi in rete sono molti.

mercoledì 9 luglio 2014

Le basi psicologiche del razzismo (di Stefano Cifelli)





Nel linguaggio comune si crede che xenofobia e razzismo siano la stessa cosa, ma non è così.
Il razzismo consiste nell’idea che la specie umana possa essere suddivisibile in razze biologicamente distinte, caratterizzate da diverse capacità intellettive, valoriali o morali, con la conseguente convinzione che sia possibile determinare una gerarchia secondo cui un particolare, ipotetico, raggruppamento razzialmente definito possa essere definito superiore o inferiore a un altro”[1].

mercoledì 2 luglio 2014

La valutazione dello sviluppo metalinguistico per bambini dai 4 ai 6 anni: il TAM1 (di Stefano Cifelli)

La valutazione dello sviluppo metalinguistico per bambini dai 4 ai 6 anni: il TAM1

“Qualche volta i bambini non mangiano la minestra”

La capacità di avere amici (di Stefano Cifelli)

Introduzione.

Nel presente lavoro si tenterà di illustrare come  il fatto di fare amicizia con i pari non sia così semplice e lineare come comunemente si crede, ma è un processo che richiede specifiche competenze, sia individuali che sociali. Quanto appena affermato è ben rappresentato dal titolo del presente lavoro, intitolato appunto “La capacità di avere amici”.

“L’intelligenza emotiva: una definizione ed una analisi dei possibili fattori causali” (di Stefano Cifelli)

L’intelligenza emotiva: che cos’è e perché è importante?
L’interesse scientifico a quella che viene oggi definita “intelligenza emotiva”, ha avuto una crescita esponenziale intorno agli anni ’90, allorquando si assistette alla pubblicazione di una miriade di articoli e di libri sull’argomento.
Fino a quel momento il concetto di intelligenza era riferito esclusivamente ai soli fattori cognitivi, rilevabili tramite la loro misurazione con il metodo del Q. I., introdotto da Simon-Binet.

La trasformazione dell’immagine delle competenze neonatali fra gli anni ’60 e gli anni ’70 (di Stefano Cifelli)

Introduzione.

Il presente lavoro si prefigge di illustrare, attraverso un esame della letteratura pubblicata nel corso degli anni, i passaggi attraverso i quali si è arrivati alla attuale immagine delle competenze neonatali. In particolare, i primi studi sul tema descrivevano un neonato pressoché incapace di interagire con l’ambiente esterno, ma poi gli studi successivi hanno evidenziato che il neonato ha delle competenze, è un essere attivo in grado di interagire col mondo circostante.