giovedì 4 gennaio 2018

BISOGNA PARLARE CON GLI SCONOSCIUTI (di Luisa Pronzato)



In montagna viene facile. Ci si saluta, si scambiano sorrisi, qualche parola. A volte notizie. Un incrocio di occhi e dialoghi veloce, il passo riprende confortato dallo scambio, informato che il torrente oggi è meglio evitarlo e che la meta è lì, poco oltre il sentiero. In ascensore è più complicato, «quell’altro» occupa il nostro spazio vitale. In genere si sceglie il silenzio accompagnato dalla curiosità per i bottoni dei piani. Tutto pur di non incrociare lo sguardo dell’altro. Figuriamoci parlare. Può bastare un «buongiorno» a cambiare l’umore? A volte sì. Una chiacchiera, al caffè, un discorso, in autobus o in aereo, un’indicazione per strada migliorano la giornata. Non diventerà amicizia. E neppure si tratta di attaccar discorso in cerca di nuovi amori. Ma di pura relazione umana. Toccasana per l’umanità. Lo hanno dimostrato alcune ricerche della University of Chicago Booth School of Business, condotte da Nicholas Epley e Juliana Schroeder.