venerdì 7 settembre 2018

Perdersi e ritrovarsi (di G.C., Istituto Solaris: www.solaris.it)

Recenti studi scientifici hanno evidenziato come stia aumentando l’interesse collettivo attorno al concetto di senso della vita. In una società che possiede e produce tutto (merci, beni e servizi oltre ogni possibile esigenza) l’effetto della domanda viene oggi completamente saturato. In altre parole, la natura del desiderio – che dal dopoguerra ad oggi – era stato indirizzata verso l’appropriazione di beni, oggi risulta priva di ogni orientamento. Possedere è ormai ridotto ad un impulso bulimico di breve durata, invariabilmente condannato nella coazione a ripetere. Al contrario, i nuovi dati scientifici mostrano un avanzamento di una sempre maggiore ricerca di senso della vita. Assistiamo quindi ad uno spostamento generazionale in direzione di una chiave fondamentale per migliorare la qualità della propria vita (era il 1981, quando Battiato già preconizzava "...cerco un centro di gravità permanente...”). Il nuovo paradigma, che fino a qualche tempo fa poteva ancora sembrare astratto ed enigmatico, oggi si è trasformato in un diffuso pensiero di pubblico dominio. Anche se con definizioni diverse, un numero sempre maggiore di persone, ognuno a modo proprio intuisce profondamente che è possibile avere una direzione, un indirizzo, un obiettivo nella vita. Questa ricerca di senso della propria vita è in parte un concetto cognitivo, ma in parte è anche una sorta di sentimento: possiede quindi un significato intimo e personale che fornisce coerenza, unità, stabilità all’esistenza, fornisce un piacere speciale, una gioia profonda. Quindi, non sempre chi cerca aiuto lo fa necessariamente per problemi psicologici. A volte, semplicemente ha perso se stesso e ha bisogno di ritrovarsi.

Identikit di un infedele: quando la psicologia aiuta a prevedere i tradimenti (di Simone Valesini)

Una ricerca della Florida State University ha individuato le caratteristiche che identificano le persone che hanno maggiore facilità a tradire. Rivelando l’esistenza di due meccanismi  che aiutano a evitarlo.