OMOSESSUALITA’ E DINTORNI: DUE TESI A CONFRONTO (prefazione di Stefano Cifelli)
Dedico il presente articolo alla
trattazione di un argomento di rilevante importanza sociale, soprattutto per le
conseguenze sociali dell’accettazione del “diverso”, e le conseguenze
individuali di sentirsi accettato.
Rilevo fin da subito che non sono
d’accordo con le teorie di matrice psicoanalitica che, pur affermando che l’omosessualità
non può considerarsi psicologicamente una malattia, definiscono l’omosessuale
come una persona che ha avuto uno sviluppo psicosessuale “incompleto”, e quindi
ricerca relazioni sessuali “immature”. Aggiungo inoltre che, secondo una teoria
bio-evoluzionista, l’omosessualità esisterebbe in natura in quanto avrebbe una
precisa funzione di “difesa naturale” della specie: quella di contenere il
numero della popolazione, al fine di evitare i rischi di un sovraffollamento
del pianeta.
Ora espongo qui di seguito due
dissertazioni, di opinioni opposte, rispettivamente a cura di Mauro Fornaro e Vittorio
Lingiardi.